LIBERI PENSIERI
SCELGO QUINDI SONO. L’importanza del decidere

Ascolta l'audio
Non ricorderemo mai abbastanza quanto peso abbia l’atto stesso del decidere sul nostro processo di crescita personale! Quando ci sentiamo bloccati, come impantanati in mezzo a troppe opzioni tra cui scegliere, il fatto stesso di prendere una decisione e subito dopo passare all’azione, ha un effetto trasformativo. A prescindere dall’efficacia/validità della scelta, il decidere (dal latino de, privativa + caedere, tagliare, quindi tagliare fuori) comporta un’assunzione di responsabilità, perché tengo qualcosa rinunciando a qualcos’altro. E la rinuncia in quanto tale ha un valore, poiché parte dal presupposto di essere consapevoli di non poter avere tutto, ma di dover necessariamente effettuare delle scelte, seppur temporanee, per poter crescere, definendo sempre meglio la nostra personalità e scolpendo il nostro carattere, togliendo – come insegnava Michelangelo – l’eccesso un pezzetto alla volta. Del resto, qualcuno disse che la “perfezione” si raggiunge quando non abbiamo più nulla da togliere, non quando non abbiamo più nulla da aggiungere…
NOI SIAMO IL RISULTATO DELLE SCELTE CHE ABBIAMO FATTO NEL CORSO DEGLI ANNI, DELLE DECISIONI E DELLE AZIONI CONSEGUENTEMENTE INTRAPRESE.
Scelte e decisioni sono spesso usate come sinonimi, ma a ben guardare si tratta di passaggi successivi di un processo nel quale – come descrive bene l’etimologia di questi termini – al momento della scelta (da eligo) che sta per valutare, vagliare, setacciare, segue il momento della decisione, che sta per “tagliare fuori”. In inglese questo passaggio è ben reso dalle espressioni decision taking (lo scegliere) e decision making (il decidere) all’interno del complesso processo decisionale.
Possiamo avere le migliori idee del mondo, ma se poi non decidiamo su quale investire tempo ed energia e quindi passare all’azione, non andremo avanti di un passo e, soprattutto, resterà in noi una sottile sensazione di fallimento o l’impressione di non avere fiducia in sé stessi o l’autostima sufficienti al progetto ideato o ancora ci sentiamo incompresi quando non, sul versante opposto, “impostori”.
In tutto questo caos, abbondantemente nutrito da un panorama virtuale e social raramente autentico nelle sue narrazioni, ciò che ho appreso in questi anni è che:
- Autostima e autoefficacia sono legate e si costruiscono passando all’azione, provando, sbagliando e riprovando, con determinazione ma anche con una sana dose di leggerezza condita di autoironia…
- I grandi successi si costruiscono a piccoli, talvolta piccolissimi passi, in alcuni momenti addirittura “trascurando” l’obiettivo finale (il nostro “Everest”) per guardare solo e con la massima attenzione al passo successivo per evitare di cadere nella prima buca o inciampare sul primo sasso lungo il sentiero;
- Quando mi sento demoralizzata o sfiduciata, quando mi guardo intorno sui vari social e mi sento inadeguata rispetto ai meravigliosi successi altrui, spengo tutto e mi domando semplicemente “cosa posso fare oggi che abbia valore, concretamente, per avanzare anche di un singolo passo sul sentiero che mi condurrà in cima alla mia montagna?”
- Alle volte, anzi molto spesso, il sentiero è più articolato e curvilineo del previsto… le variabili fuori dal nostro controllo sono infinite, bivi e incroci si susseguono. Oggi, ad esempio, ho deciso di scrivere queste riflessioni, preludio di un passaggio all’azione che a breve avrà luogo, per realizzare un progetto che mi sta molto a cuore ma che, per il valore che gli attribuisco, mi mette anche di fronte alle mie insicurezze più intime: sarò all’altezza? Sarò sufficientemente credibile? In fondo, chi sono io per…? Del resto ci sono già tante persone che fanno la stessa cosa li fuori… e così via. Voci interiori che, ne sono certa, molti di voi riconoscono e che logorano la passione e annientano creatività e meraviglia!
ALLORA COSA FARE?
Semplice: Scegli, decidi, agisci. Banale? Può darsi. Facile? Niente affatto. Indispensabile? Si.
- Se hai gli “ingredienti” giusti, vai, passa all’azione e metti così a tacere il giudizio interno distruttivo.
- Se ti manca qualche ingrediente, fai un piano d’azione e agisci per colmare il gap, nel tempo che hai a disposizione.
- Se senti il bisogno di avere supporto, rivolgiti a un professionista…
Si tratta sempre e comunque di decisioni: scelgo questo, rinuncio a quest’altro. E me ne assumo la responsabilità.
Tutto il resto segue e consegue, un passo alla volta.

#strategiadeipiccolipassi #coaching #emozioni #psicologia #eligoergosum #decisionmaking #action
Eligo ergo sum. Scelte e decisioni in un mondo complesso.
Intrecci Edizioni, 2023, 196 pagine
Disponibile online in tutte le librerie
e su https://www.amazon.it/Eligo-ergo-sum-Letizia-Ciancio/dp/8831398970