COACHING

Percorsi di sviluppo personale e professionale

Coaching

ICF definisce il COACHING come una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale.

Il COACH non lavora sul “problema” che il cliente porta, ma lavora sul cliente, sul suo “mindset”, quel complesso sistema di credenze, desideri e ragionamenti che ad oggi lo rallentano, affinché siano funzionali ai risultati che desidera ottenere. Non indaga le cause che lo hanno condotto alla situazione attuale, ma osserva e riflette il modo di “funzionare” del cliente in relazione alle sue aspirazioni. Nella mente del coach non c’è l’idea di “aggiustare” qualcosa o qualcuno, ma c’è l’idea di ESPANDERE percezioni e ragionamenti e permettere all’individuo di far FIORIRE l’intero suo potenziale. Il coach, più che INFORMAZIONE offre possibilità di TRASFORMAZIONE, profonda, allargando le prospettive, spostando i punti di vista.

Ognuno di noi possiede già tutto ciò che occorre a realizzare una vita pienamente soddisfacente… il punto è che aspirazioni, credenze e desideri sono limitati dall’esperienza e sono influenzati dal contesto, il che ci conduce talvolta molto lontano dalla nostra Essenza e dalla piena espressione del nostro Daimon, l’intimo talento che conosce perfettamente la Via per la nostra piena realizzazione. Attraverso il processo di coaching il CLIENTE acquisisce maggior consapevolezza circa i suoi desideri, impara a conoscere e guidare i suoi processi mentali affinché accompagnino (e non ostacolino) i suoi obiettivi, chiarisce la direzione da intraprendere e, infine, definisce le azioni (o le “non azioni”) concrete per avanzare.

 

Piuttosto che liberarti DA qualcosa, il coaching ti rende libero DI creare qualcosa…

DIFFERENZE PSICOTERAPIA/COACHING

  • Nell’approccio terapeutico, in genere il PROBLEMA è al centro della relazione d’aiuto e lo psicoterapeuta, esperto in quel problema, guida il processo nella direzione curativa, sulla base della teoria di riferimento (psicodinamica, sistemico relazionale, cognitivo comportamentale, etc.) che ha scelto per spiegare le relazioni di causa-effetto del problema. Alla base c’è l’idea di un “guasto” da aggiustare e che occorra comprenderne le cause, per poterle elaborare, poi superare e risolvere così il problema a monte.

  • Nell’approccio evolutivo del coaching, il CLIENTE è al centro della relazione, non va “aggiustato” ed è lui l’esperto di sé. Il coach, dal canto suo, è esperto nell’ascolto attivo e nelle domande. Non guida il processo, non ha teorie esplicative a cui riferirsi, ma segue il cliente accompagnandolo nel suo cammino, illuminando ogni suo passo con il faro” della consapevolezza. Una consapevolezza che gli deriva dal potersi guardare in uno specchio perfettamente pulito, quale un bravo coach sa essere. Il coach non approfondisce le cause del disagio, perché non le ritiene essenziali a spostare lo sguardo su ciò che realmente si desidera, cioè per determinare e poi scegliere, i risultati da realizzare.

Comprendere le cause può offrire un sollievo nell’immediato, perché la nostra mente ha strutturalmente bisogno di chiusura cognitiva”, cioè di comprendere il perché degli eventi. Non sempre, però, questa comprensione permette il fluire dell’energia creativa che è necessaria a intravedere una visione alternativa. Lo sguardo rivolto al passato, infatti, lo riporta continuamente a galla, inchiodandoci a esso e impedendoci di procedere verso la nostra fioritura. Per diventre ciò che siamo, occorre recuperare la capacità di pensare in modo libero, di immaginare, senza i vincoli dell’esperienza. Non certo per rifare gli stessi errori, ma per accedere a ciò che davvero, intimamente, desideriamo realizzare e con cui, nel tempo e sovrastati dagli accadimenti, abbiamo perso contatto.

QUANDO PUO’ ESSERTI UTILE UN COACH

➢  Se ti senti bloccato, come in un vicolo cieco senza uscita o in un crocevia con troppe opzioni;

➢  Se ti trovi nel mezzo di un cambiamento importante, professionale o personale e vuoi prendere decisioni consapevoli

➢  Se hai un sogno/progetto da realizzare e vorresti essere accompagnato nel percorso

➢  Se vuoi ritrovare entusiasmo e creatività anche nel quotidiano

➢  Se le emozioni ti sovrastano e non riesci ad usarle in modo costruttivo

QUANDO TI OCCORRE UNO PSICOTERAPEUTA

➢ Se hai un disturbo clinico (depressione, ansia, dipendenze, compulsioni, ecc.);

➢ Se senti il bisogno di elaborare un passato traumatico prima di affacciarti serenamente al futuro;

➢ Se senti che per te è necessario capire le cause che ti hanno portato dove sei, per poter procedere con più consapevolezza

 

Psicoterapia e Coaching, quindi, non sono necessariamente in contraddizione, semplicemente agiscono in base a paradigmi diversi e possono, all’occorrenza, intervenire in modo complementare.

DIFFERENZE CONSULENTE/MENTORE/COACH

 

  • Un consulente offre indicazioni sulla base delle sue conoscenze “tecniche” per raggiungere un obiettivo su un argomento di cui è esperto. Il cliente si affida al consulente, che interpreta le richieste del cliente e gli indica i comportamenti da seguire per arrivare al risultato.
  • Un mentore offre consigli sulla base della sua esperienza diretta e si propone come modello a cui ispirarsi.
  • Un coach non offre consigli, al massimo condivide un vissuto, ove lo ritenga utile a creare empatia e comunque sempre previa “autorizzazione” e senza attaccamento. Il coach ha fiducia nelle risorse del cliente e non ne interpreta le richieste, ma permette al cliente di ascoltare meglio sé stesso da vari punti di vista, in modo da acquisire maggiore consapevolezza su ciò che realmente desidera, quindi scegliere autonomamente il modo di arrivarci. Il coach, per così dire, sorregge lo specchio (pulito!) entro cui il cliente si guarda, e di volta in volta ne sposta la posizione per consentirgli varie angolature d’osservazione.

QUANDO PUO’ ESSERTI UTILE UN COACH

➢  Se vuoi chiarire cosa desideri esattamente e che valore ha per te, per poi definire i passi per realizzarlo

➢  Se hai bisogno di capire COSA fare prima di decidere COME farlo e poi procedere per creare il tuo progetto un passo alla volta

➢  Se ti senti “disallineato” e vuoi ritrovare coerenza e significato in ciò che fai

QUANDO TI SERVE UN CONSULENTE / UN MENTORE

➢  Se hai chiaro cosa vuoi e come arrivarci, ma
ti mancano le conoscenze tecniche o le competenze

➢  Se stai affrontando un cambiamento importante e preferisci essere guidato da qualcuno che ti trasmetta la sua esperienza suggerendoti cosa fare

Consulenza, Mentoring e Coaching, quindi, non sono necessariamente in competizione tra loro, semplicemente agiscono in modo diverso e possono, all’occorrenza, integrarsi. In alcune aree di expertise un coach può anche fare da consulente e/o mentore, l’importante è saper definire gli interventi per ciò che sono, evitando confusione.

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