PSYCoaching
Percorsi di sviluppo personale e professionale
PSYCoaching
La PSICOLOGIA è la scienza che studia i fenomeni propri del meccanismo mentale e affettivo. Il COACHING secondo l’approccio di ICF, International Coaching Federation, è una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale. Utilizzare il processo di coaching a partire da una accurata conoscenza del funzionamento cognitivo ed emotivo, permette di offrire un supporto al tempo stesso profondo e pragmatico, sviluppando autoconsapevolezza e accettazione, tanto quanto desiderio e orientamento all’azione.
Lo PSYCoach non lavora necessariamente sul “problema” che il cliente porta, ma lavora soprattutto sul cliente, sul suo “mindset”, quel complesso sistema di credenze, desideri e ragionamenti che ad oggi lo rallentano, affinché siano funzionali ai risultati che desidera ottenere. Non indaga le cause che lo hanno condotto alla situazione attuale, ma osserva e riflette il modo di “funzionare” del cliente (ragionamenti ed emozioni) in relazione alle sue aspirazioni, e lo supporta nel rimuovere gli ostacoli che gli impediscono la piena realizzazione di sé. Nella mente dello PSYcoach non c’è l’idea di “aggiustare” qualcosa o qualcuno, ma c’è l’idea di ESPANDERE percezioni e ragionamenti e permettere all’individuo di FIORIRE nel suo pieno potenziale. Lo PSYcoach, più che IN-formazione offre possibilità di TRAS-formazione profonda, allargando le prospettive, spostando i punti di vista, acquisendo più strumenti di gestione emotiva e rafforzando la fiducia in sé stessi.
Ognuno di noi ha già potenzialmente ciò che occorre a realizzare una vita pienamente soddisfacente… il punto è che aspirazioni, credenze e desideri sono limitati dall’esperienza e sono influenzati dal contesto, il che ci porta spesso molto lontano dalla nostra essenza e dalla piena espressione del nostro Daimon, l’intimo talento che conosce perfettamente la Via per la nostra piena realizzazione. Attraverso l’integrazione di psicologia e coaching il CLIENTE acquisisce maggior consapevolezza circa i suoi desideri, impara a conoscere e guidare le sue emozioni e i suoi processi mentali affinché accompagnino (e non ostacolino) i suoi obiettivi, chiarisce la direzione da intraprendere in base al suo sistema di valori e al suo scopo di vita e, infine, definisce le azioni (o le “non azioni”) concrete per avanzare.
Piuttosto che liberarti DA qualcosa, lo PSYCoaching ti rende libero DI creare qualcosa…
DIFFERENZE SUPPORTO PSICOLOGICO/ PSICOTERAPIA/COACHING
- Il supporto psicologico, mira a migliorare o ripristinare il BENESSERE del cliente in un periodo specifico e particolarmente sfidante della vita del cliente (es. un trasferimento geografico, una separazione, la nascita di un figlio, un lutto, un licenziamento, ecc.). In questo caso lo psicologo supporta il cliente nell’affrontare le situazioni concordando con lui/lei il focus del percorso e facilitando una maggiore consapevolezza dei suoi ragionamenti e atteggiamenti;
- La psicoterapia, mira a risolvere un PROBLEMA clinico cioè una psicopatologia radicata nel tempo (es. una depressione, una fobia, un disturbo di personalità, ecc.). Per farlo, lo psicoterapeuta, esperto nel problema, guida il processo in direzione curativa, sulla base della teoria di riferimento (psicodinamica, sistemico relazionale, cognitivo comportamentale, etc.) che ha scelto per spiegare le relazioni di causa-effetto che che hanno generato il disturbo. Alla base c’è l’idea di un “guasto” da aggiustare (un comportamento disfunzionale) e che occorra comprenderne le cause, per poterle elaborare, poi superare e risolvere così il problema a monte;
- Il coaching è un ulteriore strumento che mira ad ottenere i RISULTATI definiti dal cliente, sviluppando in lui/lei un mindset orientato agli OBIETTIVI, promuovendo consapevolezza e l’attitudine a definire piani d’azione che, per piccoli passi, gli permettano di realizzarli. Affonda le sue radici nella pratica sportiva (Gallway) e nella psicologia umanistica (Rogers, Maslow, Frankl, Perls, ecc.) e si propone, in ultima analisi, di attivare un processo di autoapprendimento attraverso l’arte del domandare senza guidare, di Socratica memoria. A differenza della relazione con lo psicologo o psicoterapeuta, strutturalmente asimmetrica per via delle loro conoscenze tecnico scientifiche, la relazione con il coach si configura come partnership simmetrica. Il suo agire infatti non si poggia su teorie di riferimento, ma solo sul rispetto di un processo per fasi e di alcune tecniche (rispecchiamento, ascolto attivo, domande potenti ecc.) funzionali al raggiungimento degli obiettivi definiti dal cliente. Lo PSYcoach è uno psicologo-coach con una estesa “cassetta degli attrezzi” che gli permettono, in base al cliente in questione, di adottare alcune tecniche e modelli di coaching, tenendo però sempre a mente il rigore scientifico delle conoscenze sul funzionamento umano. Questo gli consente di offrire supporto psicologico e, allo stesso tempo, facilitare l’acquisizione di una mentalità orientata agli obiettivi e alla risoluzione dei problemi, più che alla loro analisi. Ha quindi una profonda conoscenza del comportamento e della comunicazione umana e può lavorare sia sulle emozioni, sia su un piano di mero raggiungimento degli obiettivi.
Comprendere le cause offre certamente un sollievo nell’immediato, perché la nostra mente ha strutturalmente bisogno di “chiusura cognitiva”, cioè di comprendere il perché degli eventi. Non sempre però (escludendo l’ambito psicopatologico), questa comprensione permette il fluire dell’energia creativa che è necessaria a intravedere una visione alternativa. Lo sguardo rivolto al passato, infatti, riporta quest’ultimo continuamente a galla, inchiodandoci a esso e impedendoci di procedere verso la nostra fioritura. Per diventare ciò che siamo, occorre recuperare la capacità di pensare in modo libero, di immaginare, senza i vincoli dell’esperienza. Non certo per rifare gli stessi errori, ma per accedere a ciò che davvero, intimamente, desideriamo realizzare e con cui, nel tempo e sovrastati dagli accadimenti, abbiamo perso contatto.
QUANDO PUO’ ESSERTI UTILE UNO PSYCoach
➢ Se ti senti bloccato, come in un vicolo cieco senza uscita o viceversa in un crocevia con troppe opzioni;
➢ Se ti trovi nel mezzo di un cambiamento importante, professionale o personale e vuoi prendere decisioni consapevoli
➢ Se hai un sogno/progetto da realizzare e vorresti essere accompagnato nel percorso
➢ Se la tua vita sembra essersi ridotta a “problemi da risolvere” o “cose da gestire” e vorresti trovare uno scopo più ampio che restituisca senso alle tue azioni
➢ Se vuoi ritrovare entusiasmo e creatività nel quotidiano
➢ Se ti senti sopraffatto dalle emozioni e ti pervade un sottile senso di inadeguatezza nel confronto con gli altri
QUANDO TI OCCORRE UNO PSICOTERAPEUTA
➢ Se hai un disturbo clinico (depressione, ansia, dipendenze, fobie, compulsioni, ecc.);
➢ Se senti il bisogno di elaborare un passato traumatico prima di affacciarti serenamente al futuro;
➢ Se senti che per te è sempre necessario capire le cause che ti hanno portato dove sei, per poter procedere con più consapevolezza
Psicoterapia e Coaching, quindi, non sono necessariamente in contraddizione, perché agiscono in base a paradigmi diversi e con focus diversi – rispettivamente sulle cause e sui risultati – e possono, all’occorrenza, intervenire in modo complementare.
DIFFERENZE CONSULENTE/MENTORE/COACH
- Un consulente offre indicazioni sulla base delle sue conoscenze “tecniche” per raggiungere un obiettivo su un argomento di cui è esperto. Il cliente si affida al consulente, che interpreta le richieste del cliente e gli indica i comportamenti da seguire per arrivare al risultato. Questo vale sia in ambito professionale sia in ambito psicologico. Il consulente psicologo offre consigli e guida in situazioni specifiche, ad esempio in ambito educativo (parent training) o relazionale (consulenza di coppia).
- Un mentore offre consigli sulla base della sua esperienza diretta e si propone come modello a cui ispirarsi.
- Un coach non offre consigli, al massimo condivide un vissuto, ove lo ritenga utile a creare empatia e comunque sempre previa “autorizzazione” e senza attaccamento. Il coach ha fiducia nelle risorse del cliente e non ne interpreta le richieste, ma permette al cliente di ascoltare meglio sé stesso da vari punti di vista, in modo da acquisire maggiore consapevolezza su ciò che realmente desidera, quindi scegliere autonomamente il modo di arrivarci. Il coach, per così dire, sorregge lo specchio (pulito!) entro cui il cliente si guarda, e di volta in volta ne sposta la posizione per consentirgli varie angolature d’osservazione.
QUANDO PUO’ ESSERTI UTILE UNO PSYCoach
➢ Se vuoi chiarire cosa desideri esattamente e che valore ha per te, per poi definire i passi per realizzarlo
➢ Se hai bisogno di capire COSA fare prima di decidere COME farlo e poi procedere per creare il tuo progetto un passo alla volta
➢ Se ti senti “disallineato” e vuoi ritrovare coerenza e significato tra ciò che sei e ciò che fai
QUANDO TI SERVE UN CONSULENTE / UN MENTORE
➢ Se hai chiaro cosa vuoi e come arrivarci, ma
ti mancano le conoscenze tecniche o le competenze
➢ Se stai affrontando un cambiamento importante e preferisci essere guidato da qualcuno che ti trasmetta la sua esperienza suggerendoti cosa fare
Consulenza, Mentoring e Coaching, quindi, non sono necessariamente in competizione tra loro, semplicemente agiscono in modo diverso e possono, all’occorrenza, integrarsi. In alcune aree di expertise un coach può anche fare da consulente e/o mentore: in ambito psicologico, lo Psicologo-Coach (PSYCoach) può offrire supporto e consulenza psicologica. L’importante è saper definire gli interventi per ciò che sono, evitando confusione.